Al via, nel 2020, una grande campagna informativa sulla qualità dell’olio Made in Italy

L’Italia si classifica ai primissimi posti nell’importazione e nella produzione di olio d’oliva. Una risorsa davvero preziosa per il nostro Paese, per la qualità dei suoi elementi. E tuttavia molto spesso i consumatori tendono a ripiegare su prodotti a basso costo, con evidenti ricadute sul settore.

Ecco perché il Ministero delle Politiche agricole e l’ISMEA, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, hanno avviato una campagna di sensibilizzazione e informazione sulle qualità dell’olio d’oliva. Una campagna che coinvolgerà piazze e città per far conoscere al maggior numero possibile di consumatori il valore e la cultura di un olio di qualità.

Dalla fine del 2019 e per tutto il 2020, si parlerà d’olio oltre che nei punti vendita anche nelle sale cinematografiche e nei centri di aggregazione, per stimolare ad un consumo consapevole.

L’idea è quella, dunque, di una massiccia campagna informativa, giustificata anche dalle recenti notizie sull’aumento esponenziale delle importazioni di olio dall’estero, in particolare da Marocco e Spagna, con la conseguente perdita in media di circa 6 bottiglie di olio Made in Italy su 10.
Un incremento delle importazioni determinato non solo dal calo della produzione nostrana a causa delle emergenze meteorologiche del 2018 e della ormai nota piaga della Xylella fastidiosa, ma soprattutto da elevati costi di produzione che finisce per privilegiare produzioni a bassa qualità.
Ma per capire il giusto prezzo per un olio d’oliva di qualità bisogna partire da alcune considerazioni di base. Bisogna capire che ci sono oli e oli, come per qualsiasi prodotto di consumo. Le differenze di prezzo sono date dalla qualità, dal tipo di lavorazione e anche dalla varietà delle olive.

Se noi guardiamo i prezzi sugli scaffali della GDO, si va dai 1.99 euro al litro ai 10 euro per litro. Succede come dicevamo per tutti i prodotti di consumo, e così anche per l’olio EVO. La considerazione principale da fare è che trattandosi di un prodotto alimentare, quindi che incide anche sul benessere fisico, non si dovrebbe comprare a cuor leggero un prodotto “scadente”.

Se siamo di fronte ad un vero olio extravergine di oliva Italiano, lavorato con metodi artigianali (senza coudivanti ed enzimi chimici per migliorare la resa) il suo costo medio non deve essere a meno di 7/9 euro al litro. Ora proviamo a spiegarvi il perché.
Innanzitutto una considerazione geografica: nel sud si produce quasi il 90% di tutto l’olio di oliva prodotto in Italia.
Normalmente da 100 kg di olive si ottiene 14-20 kg di olio (1 kg di olio, il suo peso specifico a 15 °C è di 0,915-0,919 kg/m3, è uguale a circa 1,12 litri).
Quindi per fare un litro di olio ci vogliono circa 5-7 kg. di olive.

Il costo medio delle Olive Italiane Sfuse per 100 kg nei mercati e piazze Italiane (Dicembre 2018) si attestava a euro 60-70 euro, a euro 85-90 per OLIVE BIO.

I Fattori che determinano il prezzo dell’olio.

Coltivazione-Potatura
Il costo della coltivazione varia a secondo dei metodi di raccolta e coltivazione che vi sono scelti, ma anche il tipo di cultivar (varietà diverse di olive danno rese diverse).
L’agricoltura biologica è senz’altro quella che fa’ incidere di più il prezzo di un olio;

Raccolta-Trasporto

Il costo della raccolta rappresenta per alcune aziende un costo elevato. Infatti per aziende come le nostre, con ulivi anche centenari, il costo è più elevato per via della difficoltà nella raccolta.
Allo stesso tempo però quella particolare conformazione rende il prodotto finale unico.

Molitura

Il costo della Molitura incide.
Se si sceglie il metodo Integrale a Freddo esso rappresenta un costo elevato, così come se si sceglie l’Estrazione Tradizionale o a ciclo continuo.

Stoccaggio-Imbottigliamento-Spedizione-Imballaggio-Etichettatura

Ci sono aziende che investono di più sul marketing e sulla pubblicità, altri che si affidano a Internet. Questi fattori fanno sì che il costo sia personalizzato.

Costo medio di produzione di un Olio Extravergine di Oliva
Tenendo conto dei fattori sopra menzionati, arriveremo ad un costo medio di produzione di euro 4.8-6 a litro di olio extravergine mentre per l’olio bio ed a freddo il costo sale.

Se a questi fattori aggiungiamo i costi fissi: tasse, certificazioni, Haccp, consulenti, rete di vendita e sopratutto il pagamento dei contributi previdenziali degli operai ( che sono tra i più alti dei paesi Europei), si può affermare che un olio che costa meno di 7-9 euro al litro non può essere olio extravergine.
Come mai allora nella grande distribuzione si trovano Lattine/Bottiglie a costi molto minori?
L’olio extravergine di oliva si può fare “anche” con le olive, ma non solo.

In commercio, in alcuni casi, di olio extravergine di oliva non vi è nemmeno l’ombra.
Le grande Aziende miscelano l’ olio lampante cioè un olio che non è neanche commestibile di raffineria con una piccola quantità di olio extravergine di oliva, la legge purtroppo lo consente ed i consumatori sono spesso truffati e ignari.
A confermare questa affermazione è un dato che dice chiaramente che l’olio extravergine di oliva risulta ai primi posti della classifica dei prodotti più contraffatti.

L’olio italiano viene, sottoposto a severi controlli di qualità che il sistema nazionale richiede a tutela del consumatore.
La stessa cosa non si può dire per oli prodotti in altri paesi comunitari ed extracomunitari
Quindi, oltre a leggere attentamente le etichette, è necessario più che mai prendere coscienza della qualità dei prodotti nati e curati nei nostri territori, promuovendo un’educazione alimentare a partire già dai più piccoli, perché diventino adulti consapevoli.

Quindi il dilemma è:

costa più di quel che vale o vale meno di quel che costa?