Una Domenica delle Palme insolita…
Fin dai tempi più remoti l’olivo assume valori di spiritualità e sacralità. Sinonimo di fertilità e rinascita, simbolo di pace, l’olivo rappresenta nella mitologia, come nella religione, un elemento di forza e di purificazione. Sono circa settanta le citazioni presenti nella Bibbia: tra cui emblematico e’ l’episodio della colomba che torna all’arca di Noè tenendo nel becco un rametto d’olivo.
Nella tradizione cristiana, da secoli, viene usato olio d’oliva per la celebrazione dei Sacramenti: Crisma, Olio dei Catecumeni e degli Infermi.
Ed è un rametto di olivo benedetto che viene distribuito a tutti i fedeli la Domenica delle Palme, in ricordo della resurrezione e come simbolo di pace.
Per queste ragioni, l’oleificio cooperativo Cima di Bitonto, storica cooperativa olivicola presente sul territorio comunale, custode di milioni di olivi, ha voluto arricchire di un ulteriore significato l’arrivo della Santa Pasqua. Dopodomani, Domenica delle Palme, alle 8.30 aprirà le porte per celebrare il rito religioso che culminerà con la solenne benedizione dei rami d’olivo da parte di monsignor Domenico Ciavarella insieme al reverendo don Ciccio Acquafredda.
Il presidente dell’oleificio cooperativo, Pasquale Mastandrea, commenta: «Una Domenica delle Palme con il pensiero rivolto ai colleghi salentini, che vivono un clima di terrore e incertezza determinato dalla Xylella fastidiosa che sta causando l’abbattimento non solo degli ulivi, simboli forti anche per la cristianità, ma anche del territorio e della sua salubrità. La pianta dell’olivo da sempre è stato simbolo di pace, di rigenerazione e di forza. La stessa forza che auguriamo non venga meno agli agricoltori».