Inizia un nuovo corso per l’Oleificio Cooperativo “Cima di Bitonto”. L’impianto nato 63 anni fa sarà oggetto di un restyling.

Bitonto, maggio 2023
Carissimi Soci,
dopo 63 anni dalla costruzione del nostro Oleificio Cooperativo “Cima di Bitonto”;
dopo 6 anni dalla presentazione della domanda di finanziamento della misura 4.2 PSR Puglia;
dopo 6 mesi dall’approvazione da parte dell’Assessorato Risorse Agroalimentari della Regione Puglia;
dopo 2 mesi dal bando di gara e aggiudicazione dei lavori
sono iniziati gli interventi edili che renderanno più funzionali ed efficienti gli spazi del nostro opificio tanto a lungo inutilizzati.
Antico ma non vecchio il nostro Oleificio, sorto per volontà di olivicoltori-pionieri che, nonostante la diffidenza, lo scetticismo e la sfiducia di tanti, hanno creduto fortemente e voluto costruire il primo frantoio cooperativo per affrancarsi dai condizionamenti imposti da altri operatori del settore, che dopo un anno di sacrifici e di speranze, umiliavano e mortificavano i nostri olivicoltori.
Il fatto che, dopo 63 anni, questa realtà è presente sul nostro territorio e si fa più moderna, rafforza l’idea che quei sognatori e non illusi, avevano visto bene e lontano.
A loro dobbiamo la nostra riconoscenza e l’impegno di portare avanti il loro progetto, coniugandolo con i tempi che cambiano lavorando tutti insieme, ognuno facendo la propria parte: soci, amministratori ed istituzioni, per fare della nostra cooperativa un centro economico di rilievo sul territorio.
Un particolare ringraziamento va al Consiglio di Amministrazione, che ho l’onore di presiedere, ai più stretti collaboratori, ai progettisti e alle maestranze che, ad ogni livello stanno collaborando alla realizzazione del progetto.
Un ringraziamento va all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, nella persona del dott. Donato Pentassuglia che, con il contributo assegnato, ha posto le premesse perché un sogno diventasse realtà. Carissimi soci, sentiamoci sempre più uniti e rappresentati dall’Oleificio nella difesa dei nostri interessi.
Un Cordiale saluto.
Il Presidente
Prof. Mario Sannicandro